16 Tutti quelli che saranno rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme, saliranno di anno in anno a prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli eserciti, e a celebrare la festa delle Capanne. 17 Quanto a quelli delle famiglie della terra che non saliranno a Gerusalemme per prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli eserciti, non cadrà pioggia su di loro. 18 Se la famiglia d’Egitto non sale e non viene, neppure su di lei ne cadrà; sarà colpita dal flagello con cui il SIGNORE colpirà le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne. 19 Tale sarà la punizione dell’Egitto e la punizione di tutte le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne. (Zaccaria 14:16-19 – La Nuova Riveduta 1994).

13 Celebrerai la festa delle Capanne per sette giorni, quando avrai raccolto il prodotto della tua aia e del tuo torchio; 14 ti rallegrerai in questa tua festa, tu, tuo figlio, tua figlia, il tuo servo, la tua serva, il Levita, lo straniero, l’orfano e la vedova che abitano nelle tue città. 15 Celebrerai la festa per sette giorni in onore del SIGNORE tuo Dio, nel luogo che il SIGNORE avrà scelto; poiché il SIGNORE, il tuo Dio, ti benedirà in tutta la tua raccolta e in tutta l’opera delle tue mani, e ti darai interamente alla gioia. 16 Tre volte all’anno ogni tuo maschio si presenterà davanti al SIGNORE tuo Dio, nel luogo che questi avrà scelto: nella festa dei Pani azzimi, nella festa delle Settimane e nella festa delle Capanne; e nessuno si presenterà davanti al SIGNORE a mani vuote. (Deuteronomio 16:13-16 – La Nuova Riveduta 1994).

41 Celebrerete questa festa in onore del SIGNORE per sette giorni, ogni anno. È una legge perenne, di generazione in generazione. La celebrerete il settimo mese. 42 Abiterete in capanne per sette giorni; tutti quelli che saranno nativi d’Israele abiteranno in capanne, 43 affinché i vostri discendenti sappiano che io feci abitare in capanne i figli d’Israele, quando li feci uscire dal paese d’Egitto. Io sono il SIGNORE, il vostro Dio”». (Levitico 23:41-43 – La Nuova Riveduta 1994).

2 E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 3 Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. (Apocalisse 21:2-3 – La Nuova Riveduta 1994).

Zaccaria 14:16-19 parla degli ultimi tempi. L’attacco di Gerusalemme di cui parla è quell’evento che avverrà poco prima della venuta del giorno del SIGNORE (Zaccaria 14:1), che è il giorno della venuta di Cristo (2 Pietro 3:10). La festa delle Capanne menzionata nei versi 16, 18 e 19 e che era solo in vigore nell’antico patto, viene usata per indicare qualcos’altro. La festa delle Capanne è chiamata anche festa dei Tabernacoli. Che le nazioni non saliranno a Gerusalemme a festeggiare la festa delle Capanne significa che non si ravvedranno e saranno tutte distrutte alla seconda venuta di Cristo (2 Tessalonicesi 1:7-8; 2 Pietro 3:7).
Durante la festa delle Capanne, i nativi d’Israele dovevano abitare in capanne per sette giorni (Levitico 23:42) e dovevano celebrare la festa nel luogo che Dio scelse (Deuteronomio 16:15-16) come dimora del suo nome (Deuteronomio 16:2). Questa dimora era il tabernacolo di Mosè (Esodo 25:8) e poi il tempio a Gerusalemme (1 Re 6:2). Nessuno si doveva presentare a mani vuote davanti a Dio (Deuteronomio 16:16), cioè senza portare sacrifici, etc., alla dimora di Dio (cfr. Deuteronomio 12:5-6).

La nuova Gerusalemme che scenderà dal cielo da presso Dio (Apocalisse 21:2) sulla nuova terra è chiamata “tabernacolo di Dio” (Apocalisse 21:3) dove Dio stesso vi abiterà con gli uomini (Apocalisse 21:3. Gli uomini che erediteranno la vita eterna abiteranno in quel tabernacolo. Ora notiamo la connessione tra il salire o il non salire a Gerusalemme per prostrarsi davanti a Dio e a celebrare la festa delle Capanne.

In Zaccaria 14:17 la pioggia letterale e che è benedizione (cfr. Deuteronomio 28:12; Ebrei 6:7), rappresenta la mancata benedizione che comporta la vita eterna. Quindi coloro che non saliranno a Gerusalemme per prostrarsi davanti a Dio e a celebrare la festa delle Capanne (cioè non si ravvedranno), non erediteranno la vita eterna.

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