Cosa significa che la bestia è dei sette in Apocalisse 17:11?

E la bestia ch’era e non è [più], è anch’essa un ottavo [re], ed è dei sette, e se ne va in perdizione (Apocalisse 17:11 – Bibbia Ricciotti).

Tra tutte le traduzioni della Bibbia in italiano che ho visionato, riguardo alla traduzione di questo concetto di Apocalisse 17:11, reputo corretta la traduzione della Bibbia Ricciotti (inserita sopra), della Tintori, della Martini, della vecchia Diodati e della Edizioni San Paolo. La Bibbia Tintori traduce “è del numero di quei Sette”; la Bibbia Martini traduce “è di quei sette”; la Bibbia Diodati (in italiano antico) traduce “è de’ sette” e la Bibbia Edizioni San Paolo traduce “è del numero dei sette”. Il significato di queste traduzioni è fondamentalmente lo stesso. Non so se ci siano altre traduzioni che traducono correttamente.

Apocalisse 17:9 (La Nuova Riveduta 1994) dice che le sette teste sono sette monti. Tra tutte le traduzioni in italiano che ho visionato, queste dicono esplicitamente che i sette monti sono sette re, come lo dicono anche diverse traduzioni in inglese che ho visionato. Attenzione perché ho parlato di diverse e non tutte. Per citarne una, la Bibbia King James Version traduce “And there are seven kings”, che in italiano si traduce “E ci sono sette re”; e inoltre, per completezza di informazione, traducono questa frase nel verso 10, e non nel verso 9 come fanno quelle che dicono esplicitamente che i monti sono sette re. Ho aperto questa parentesi per far capire che anche in questo caso è implicito che i sette monti sono sette re come verrà spiegato più avanti. I monti in questo caso equivalgono a regni. Infatti Babilonia (in riferimento al regno di Babilonia) viene chiamata “montagna di distruzione” (Geremia 51:25 – La Nuova Riveduta 1994). Riguardo ai monti all’inizio ho pensato a due spiegazioni. La prima è che sono chiamati “monti” perché il monte è quello che sta più in alto: quando nel proprio tempo, ognuno di questi sette regni è il più forte del mondo, risulta quello che sta più in alto.

La seconda spiegazione a cui ho pensato riguarda sempre i monti in analogia con la forza di questi regni, ma a differenza della prima spiegazione, non ognuno di questi regni, quando si trova nel suo stato di forza più elevato, è il più forte del mondo. Alla fine mi sono reso conto che è valida la seconda spiegazione. Questo perché la bestia di Apocalisse 13:1-2 è quella di Daniele 7:7, e quella di Apocalisse 13:1-2 viene descritta con caratteristiche che comprendono anche quelle delle altre tre bestie descritte in Daniele 7:4-6. Senza addentrarmi più di tanto, si deduce che la prima e la seconda bestia devono avere ognuna una testa; la terza ne ha quattro come dice Daniele 7:6 (La Nuova Riveduta 1994), così che con la quarta bestia siano in totale sette teste. La terza bestia è la Grecia, che viene rappresentata da un capro con un unico corno (Daniele 8:5; Daniele 8:21 – La Nuova Riveduta 1994) che poi da quel corno spezzato ce ne sono quattro (Daniele 8:8; Daniele 8:22 – La Nuova Riveduta 1994). Premettiamo che la terza bestia con quattro corna, nella visione viene descritta quando da quell’unico corno non sono ancora venute quelle quattro corna. Quindi quell’unico corno rappresenta la Grecia più altri tre regni. Dopo che quell’unico corno è spezzato ci rimangono la Grecia stessa più quegli altri tre regni così che non siano più uniti ma divisi. Detto questo, nella visione della terza bestia di Daniele 7:6, quelle quattro teste (che sono incluse nella visione della bestia di Apocalisse 13:1-2), sono quattro monti contemporanei; ed è per questo che ho concluso che è valida la seconda spiegazione, e cioè che non ognuno di questi regni, quando si trova nel suo stato di forza più elevato, è il più forte del mondo. Nota: in quest’affermazione non c’è l’implicazione che non c’è nessuno di quei sette regni che nel proprio tempo è il più forte del mondo. Il punto era solo quello di stabilire che non ognuno (quindi non tutti) di questi regni, quando si trova nel suo stato di potere più elevato, è il più forte del mondo; come la Bibbia ci conferma.

Ma cosa significa che la bestia è dei sette? Il significato è che l’ottavo re (l’anticristo), come dice il verso stesso, prendendo il posto del settimo re, risulta dei sette. Questo succede in Apocalisse 13:3, il cui verso (La Nuova Riveduta 1994) dice: “E vidi una delle sue teste come ferita a morte e la sua piaga mortale fu guarita…”. Ciò significa che quando l’ottavo re prende il posto di quel settimo re il quale dura poco (Daniele 11:20-21; Apocalisse 17:10 – La Nuova Riveduta 1994), la testa come ferita a morte continua a vivere (Apocalisse 13:14).
La spiegazione fatta in precedenza riguardo alla testa come ferita a morte e che continua a vivere conferma che le teste equivalgono anche a re. Inoltre, è ragionevole pensare che riguardo alle sette teste, nessuna testa sia esclusa all’abbinamento con il proprio re incluso in quei sette, nel senso che è esclusa la possibilità che a una o più teste sia abbinato più di un re tra quei sette. Per spiegarmi meglio, per esempio due re individuali tra quei sette che in passato hanno regnato su una stessa testa (regno).

Uno potrebbe chiedersi se questi re siano tutti re individuali o no, dato che il termine “re” al singolare ha anche il significato d’indicare più re. Se si parla di un re (l’ottavo re), il quale prende il posto del settimo, così che anch’egli risulti del numero dei sette, è chiaro che viene fatta una conta individuale, col risultato che l’ottavo re è un re individuale e che sono individuali anche gli altri sette. Non possono nemmeno essere misti, perché con quella conta individuale che viene fatta, devono necessariamente essere tutti re individuali.

Per concludere voglio aggiungere due cose. La prima cosa è che prima che l’ottavo re prenda il posto del settimo, la bestia deve essere per forza di cose quel settimo re. Questo perché quando questo essere vivente della visione sale dal mare viene già chiamato “bestia” prima che l’ottavo re prenda il posto del settimo (Apocalisse 13:1 – La Nuova Riveduta 1994). Se nella visione, il salire dal mare della bestia è il punto di origine, allora il punto di origine parte da quel settimo re. Inoltre, è sbagliato pensare che il termine “bestia” in Apocalisse 13:1 si riferisca solo al regno e non anche al re, perché le bestie in questo caso sono sia i regni (Daniele 7:23 – La Nuova Riveduta 1994) sia i re che li comandano (Daniele 7:17 – La Nuova Riveduta 1994).
La seconda cosa che voglio aggiungere è che la bestia che sale dall’abisso (Apocalisse 17:8 – La Nuova Riveduta 1994) non può essere quel settimo re che in un certo senso risuscita salendo dall’abisso (il luogo dei morti (Romani 10:7 – La Nuova Riveduta 1994)) attraverso l’ottavo re. Apocalisse 17:8 (La Nuova Riveduta 1994) dice: “La bestia che hai vista era, e non è; essa deve salire dall’abisso…”. Ciò significa che la bestia era (esisteva) nel passato delle parole di Apocalisse 17:8; non era (non esisteva) al tempo delle parole di Apocalisse 17:8; e doveva salire dall’abisso (doveva esistere) nel futuro delle parole di Apocalisse 17:8. Detto questo, al tempo delle parole di Apocalisse 17:8, il settimo re non era ancora venuto (Apocalisse 17:10 – La Nuova Riveduta 1994). Per questo motivo l’ottavo re non può essere quel settimo re che in un certo senso risuscita salendo dall’abisso (il luogo dei morti) attraverso l’ottavo re.

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