1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio. 5 Non vi ricordate che quand’ero ancora con voi vi dicevo queste cose? 6 Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. 7 Infatti il mistero dell’empietà è già in atto, soltanto c’è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo. 8 E allora sarà manifestato l’empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta. (2 Tessalonicesi 2:1-8 – La Nuova Riveduta 1994).
Ma mentre aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. (Matteo 1:20 – La Nuova Riveduta 1994).
Il termine “ciò” in 2 Tessalonicesi 2:6 è neutro, significando che non necessariamente è una cosa e non qualcuno (per questo motivo il titolo di questo articolo dice: “Cosa è o chi è”). Infatti, in Matteo 1:20 ciò che in Maria era generato era Cristo, e non una cosa. Tuttavia, in 2 Tessalonicesi 2:6 non si fa riferimento a qualcuno in specifico. Il figlio della perdizione è l’anticristo che deve venire (1 Giovanni 2:18), e sarà manifestato nel tempo in cui sarà manifestato. Non può manifestarsi in un tempo diverso dal tempo in cui sarà manifestato. Neanche Dio può cambiare questa cosa. Ciò che trattiene il figlio della perdizione dal manifestarsi è proprio questa cosa, cioè l’impossibilità che sia manifestato in un tempo diverso da quello in cui sarà manifestato. Possiamo notare che il verso spiega sostanzialmente questo concetto, ed è per questo motivo che il verso 6, riferendosi ai Tessalonicesi, dice: “Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo”. Anche se il verso 3 si riferisce al giorno della seconda venuta di Cristo, che non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, lo stesso principio che si applica alla venuta del giorno di Cristo viene applicato implicitamente anche alla manifestazione del figlio della perdizione. Il verso infatti dice che prima della manifestazione del figlio della perdizione, viene prima l’apostasia. Finché non sarà prima venuta l’apostasia, il figlio della perdizione non sarà manifestato.
Colui che lo trattiene in 2 Tessalonicesi 2:7 è lo Spirito Santo. Questo verso specifica che è lo Spirito Santo (Dio) colui che lo trattiene. L’essere principale che controlla le diverse cose è Dio. Come detto prima, neanche Dio può cambiare la realtà che il figlio della perdizione sia manifestato in un tempo diverso dal tempo in cui sarà manifestato. Tuttavia, Dio trattiene il figlio della perdizione dal manifestarsi fino a quando lui sarà manifestato, e così facendo Dio adempie questa cosa, cioè l’impossibilità della manifestazione del figlio della perdizione in un tempo diverso dal tempo in cui sarà manifestato.
La frase “tolto di mezzo” non necessariamente si riferisce a qualcosa o qualcuno di negativo. Lo Spirito di Dio è un “ostacolo” per la manifestazione del figlio della perdizione. Quando lo Spirito di Dio sarà “tolto di mezzo”, il figlio della perdizione sarà manifestato. Non che sarà totalmente tolto dalla terra, ma quell’influenza dello Spirito Santo che impedisce la manifestazione del figlio della perdizione sarà tolta. Quando lo Spirito Santo sarà tolto di mezzo, ciò causerà l’apostasia delle persone di cui parla 2 Tessalonicesi 2:3, e poi sarà manifestato il figlio della perdizione.