Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro. (1 Timoteo 5:22 – La Nuova Riveduta 1994).

I peccati di alcune persone sono manifesti prima ancora del giudizio; di altre, invece, si conosceranno in seguito. (1 Timoteo 5:24 – La Nuova Riveduta 1994).

Il giudizio di cui parla 1 Timoteo 5:24 non è il giudizio di Dio, ma il giudizio umano. 1 Timoteo 5:22 è collegato a 1 Timoteo 5:24. In 1 Timoteo 5:22 Paolo dice a Timoteo di non imporre con troppa fretta le mani a nessuno. Tramite l’imposizione delle mani, a quei tempi, le persone ricevevano qualche carica, dandole qualche dono, proprio come successe a Timoteo stesso (1 Timoteo 4:14). Paolo disse quindi a Timoteo di non incaricare con troppa fretta nessuno nella chiesa.
Il verso 24 vuole dire che i peccati di alcune persone sono manifesti prima del giudizio, cioè prima della decisione di incaricare o meno qualcuno nella chiesa (così che sono palesemente persone che non devono essere incaricate); di altre, invece, si vengono a sapere dopo il giudizio (poiché sono peccati nascosti (1 Timoteo 5:25)).

Translate »

Pin It on Pinterest

Share This