1 Quando qualcuno di voi ha una lite con un altro, ha il coraggio di chiamarlo in giudizio davanti agli ingiusti anziché davanti ai santi? 2 Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? 3 Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! 4 Quando dunque avete da giudicare su cose di questa vita, costituite come giudici persone che nella chiesa non sono tenute in alcuna considerazione. 5 Dico questo per farvi vergogna. È possibile che non vi sia tra di voi neppure una persona saggia, capace di pronunciare un giudizio tra un fratello e l’altro? 6 Ma il fratello processa il fratello, e lo fa dinanzi agl’infedeli. 7 Certo è già in ogni modo un vostro difetto che abbiate fra voi dei processi. Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno? 8 Invece siete voi che fate torto e danno; e per giunta a dei fratelli. 9 Non sapete che gl’ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. (1 Corinti 6:1-10 – La Nuova Riveduta 1994).

Nella chiesa di Corinto, per via di qualche lite, qualcuno chiamò qualcun altro in giudizio davanti a persone ingiuste, invece che lasciare la questione ai santi, cioè i giusti che erano loro stessi. Dato che i santi, quelli che erediteranno la vita eterna, giudicheranno il mondo, erano indegni di giudicare delle cose minime? Cioè qualche lite. Se i santi giudicheranno gli angeli ribelli nell’altra vita, quanto più potevano giudicare le cose di questa vita.

Nel verso 4 Paolo usa dell’ironia seria dicendo ai Corinti: “Quando dunque avete da giudicare su cose di questa vita, costituite come giudici persone che nella chiesa non sono tenute in alcuna considerazione”. Questo per fargli capire che non dovevano costituite come giudici persone che nella chiesa non erano tenute in alcuna considerazione. Infatti nel verso 5 spiega che glielo disse per fargli vergogna. La seguente è una domanda retorica: “È possibile che non vi sia tra di voi neppure una persona saggia, capace di pronunciare un giudizio tra un fratello e l’altro?” Il fratello nella fede processava il fratello nella fede, e addirittura dinanzi agli infedeli (agli ingiusti).

Il fatto che ci fossero dei processi nella chiesa era già un difetto, perché non dovevano proprio esserci processi. Piuttosto non dovevano chiamare in giudizio i fratelli ma patire qualche torto/danno, lasciando correre, perché il fratello che processava il fratello faceva torto e danno a quello che subiva il processo (sarebbe stato sbagliato chiamare in giudizio i non fratelli, e risultava ancora più sbagliato chiamare in giudizio i fratelli (verso 8)). Facendo così si comportavano da persone ingiuste – le persone ingiuste (come quelle elencate nel verso 10) che non erediteranno il regno di Dio.

Translate »

Pin It on Pinterest

Share This