Per completezza d’informazione accenniamo qui alla letteratura – sia della comunità Ebraica sia di quella Cristiana – che non entrò nel canone biblico. Occorre essere prudenti soprattutto con gli scritti religiosi. “Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo.” (1 Giovanni 4:1 – La Nuova Riveduta 1994).
Si faccia subito attenzione: l’esclusione dal canone biblico non comporta automaticamente la falsità e la non genuinità di tutti gli scritti esclusi. Tanto per capire: un libro di storia qualunque del giorno d’oggi non entrerà mai a far parte del canone biblico, ma questo non significa che sia necessariamente falso. Un libro può essere autentico, veritiero e affidabile, ma non per questo ispirato. Paolo, uno degli scrittori ispirati della Bibbia, dà questo consiglio: “Esaminate ogni cosa e ritenete il bene” (1 Tessalonicesi 5:21 – La Nuova Riveduta 1994). È evidente che qui Paolo non sta parlando della Sacra Scrittura: in essa, infatti, tutto è “bene”. Piuttosto, il consiglio è quello di “esaminare ogni cosa” (ciò può includere libri, letteratura varia, altro materiale dello scibile umano) e, se qualcosa tra quel materiale va bene per noi, Paolo suggerisce: “ritenete il bene.” Nella stessa Bibbia si fa menzione di alcuni libri che gli Ebrei conoscevano e leggevano, ma che non entrarono a far parte del canone biblico. Eccoli:

Il libro delle guerre del SIGNORE. “È detto nel libro delle guerre del SIGNORE.” (Numeri 21:14 – La Nuova Riveduta 1994).

Il libro del giusto. “Questo non sta forse scritto nel Libro del Giusto?” (Giosuè 10:13 – La Nuova Riveduta 1994). “Si trova scritto nel Libro del Giusto.” (2 Samuele 1:18 – La Nuova Riveduta 1994).

Il libro delle gesta di Salomone. “Risulta scritto nel libro delle gesta di Salomone.” (1 Re 11:41 – La Nuova Riveduta 1994).

Il libro di Natan. “Sono scritte nel libro di Natan.” (2 Cronache 9:29 – La Nuova Riveduta 1994).

Il libro di Gad. “Sono descritte… nel libro di Gad, il veggente.” (1 Cronache 29:29 – La Nuova Riveduta 1994).

La profezia di Aiia di Silo. “Sono scritte… nella profezia di Aiia di Silo.” (2 Cronache 9:29 – La Nuova Riveduta 1994).

Le visioni di Iddo. “Sono scritte… nelle visioni di Iddo il veggente.” (2 Cronache 9:29 – La Nuova Riveduta 1994). Forse lo stesso libro: le storie di Iddo. “Sono scritte nelle storie… d’Iddo, il veggente.” (2 Cronache 12:15 – La Nuova Riveduta 1994). Forse lo stesso libro: le memorie del profeta Iddo. “Sono descritte nelle memorie del profeta Iddo.” (2 Cronache 13:22 – La Nuova Riveduta 1994).

Le storie di Scemaia. “Sono scritte nelle storie del profeta Semaia.” (2 Cronache 12:15 – La Nuova Riveduta 1994).

La storia di Ozai. “Sono cose scritte nel libro di Ozai.” (2 Cronache 33:19 – La Nuova Riveduta 1994).

Storia dei re d’Israele. “Si trovano iscritti nel libro dei re d’Israele.” (1 Cronache 9:1 – La Nuova Riveduta 1994); “Sono scritte nella storia dei re d’Israele.” (2 Cronache 33:18 – La Nuova Riveduta 1994). Forse lo stesso libro: Libro delle Cronache dei re d’Israele. “Sono scritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele.” (1 Re 14:19 – La Nuova Riveduta 1994).

Libro delle cronache dei re di Giuda. “È scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda.” (1 Re 14:29 – La Nuova Riveduta 1994).

Anche per ciò che riguarda le scritture Greche abbiamo la testimonianza di scritti, ma che non entrarono nel canone biblico:

La primissima lettera ai Corinti. “Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori” (1 Corinzi 5:9 – La Nuova Riveduta 1994). Dato che il passo si trova già nella prima lettera ai Corinti e dato che Paolo dice “vi” [ovvero ai Corinti], qui si allude ad una precedente lettera, certamente di Paolo (“nella mia lettera”), che è andata persa e non compare nel canone.

La lettera ai Laodicesi. “Quando questa lettera [ovvero questa ai Colossesi] sarà stata letta da voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, e leggete anche voi quella che vi sarà mandata da Laodicea [che non possediamo].” (Colossesi 4:16 – La Nuova Riveduta 1994).

Nella canonizzazione delle scritture vi furono tre gradi:

Divina ispirazione e autorità;
Riconoscimento umano dell’ispirazione e autorità;
Raccolta degli scritti ispirati.

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