11 Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d’uomo, cioè, non di questa creazione, 12 è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna. (Ebrei 9:11-12 – La Nuova Riveduta 1994).

2 Infatti fu preparato un primo tabernacolo, nel quale si trovavano il candeliere, la tavola e i pani della presentazione. Questo si chiamava il luogo santo. 3 Dietro la seconda cortina c’era il tabernacolo, detto il luogo santissimo. (Ebrei 9:2-3 – La Nuova Riveduta 1994).

6 Questa dunque è la disposizione dei locali. I sacerdoti entrano bensì continuamente nel primo tabernacolo per compiervi gli atti del culto; 7 ma nel secondo, non entra che il sommo sacerdote una sola volta all’anno, non senza sangue, che egli offre per sé stesso e per i peccati del popolo. 8 Lo Spirito Santo voleva con questo significare che la via al santuario non era ancora manifestata finché restava ancora in piedi il primo tabernacolo. (Ebrei 9:6-8 – La Nuova Riveduta 1994).

perché aspettava la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio. (Ebrei 11:10 – La Nuova Riveduta 1994).

2 E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 3 Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. (Apocalisse 21:2-3 – La Nuova Riveduta 1994).

E la città era quadrata, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; egli misurò la città con la canna, ed era dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza e l’altezza erano uguali. (Apocalisse 21:16 – La Nuova Riveduta 1994).

La nuova Gerusalemme ora si trova in cielo e in futuro scenderà dal cielo da presso Dio sulla nuova terra. Come possiamo notare da Apocalisse 21:16, essa è un cubo, proprio come il luogo santissimo del tabernacolo terrestre nel suo insieme (vedi 1 Re 6:20). Il primo tabernacolo (Ebrei 9:2; Ebrei 9:6) era il luogo santo diviso da un velo (cortina) dal luogo santissimo (Esodo 26:33), che è il secondo tabernacolo (Ebrei 9:3; Ebrei 9:7).
Ebrei 9:8 vuole dire che la via al santuario (luogo santissimo) del cielo non era ancora manifestata finché restava in piedi il luogo santo (il primo tabernacolo). Infatti, alla morte di Cristo, il luogo santo non era più in piedi, ma è rimasto in piedi il luogo santissimo, ma quello del cielo e non quello della terra.
È il tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d’uomo, cioè, non di questa creazione (Ebrei 9:11), il cui costruttore e archetto è Dio (Ebrei 11:10) e in cui Cristo è entrato una volta per sempre (Ebrei 9:11-12). Un tabernacolo più grande della lunghezza di dodicimila stadi (Apocalisse 21:16) che corrispondono a 2.220 chilometri. Come possiamo notare in Apocalisse 21:2-3 la nuova Gerusalemme è chiamata appunto “tabernacolo di Dio”, in cui tutti i salvati staranno alla presenza di Dio in essa, ovvero nel luogo santissimo.

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