Tra certe persone è diffusa la credenza insensata che la Bibbia non si interpreta. Cos’è la Bibbia? È un insieme di lettere-parole-frasi che il nostro cervello deve per forza elaborare/interpretare per dare l’interpretazione che ci sembra quella più logica. Quando leggiamo o ascoltiamo dei versi biblici che formano un determinato argomento, il cervello interpreta. Quel determinato argomento, ha necessariamente un’unica interpretazione corretta. Per esempio, l’argomento che riguarda il tempo della seconda venuta di Cristo, cioè se lui tornerà prima o dopo la fine della grande tribolazione, ha un’unica interpretazione corretta. O tornerà dopo o non tornerà dopo. Dato che si tratta di un altro argomento, non voglio discutere se Cristo tornerà prima o dopo la fine della grande tribolazione. Rimane il fatto che mettendo uno o più passi della Bibbia insieme, si può arrivare alla verità. Alcuni possono interpretare erroneamente alcuni passi biblici per arrivare alla conclusione sbagliata. Come abbiamo notato, possono esserci più interpretazioni riguardo a qualcosa. Questo principio si applica anche a tante altre cose, non solo alla Bibbia. Possiamo anche prendere in esame la risoluzione di un enigma matematico che non ha niente a che fare con la Bibbia. Se questo enigma ha solo un’unica interpretazione corretta, tutte le altre sono necessariamente errate. Può accadere che alcune persone possono interpretare male i vari passi che portano alla risoluzione di tale enigma, convinte che quella è la giusta risoluzione, mentre invece non lo è. La corretta risoluzione di questo enigma è una verità, come lo è la verità riguardo alla venuta di Cristo. Fondamentalmente non c’è alcuna differenza tra queste due verità, perché si tratta pur sempre di due verità. Dato che ho utilizzato il termine “fondamentalmente”, non sto assolutamente ponendo la parola di Dio, cioè la Bibbia, alla pari in senso assoluto con altre verità che non hanno a che fare con la Bibbia, ma voglio solamente chiarire che si tratta pur sempre di verità, e fondamentalmente non c’è nessuna differenza.
Per arrivare alla conclusione sulla verità riguardo al ritorno di Cristo, il cervello ha dovuto per forza fare delle operazioni di qualche tipo, quindi ha interpretato. Delle volte il cervello, per un motivo o per l’altro, può interpretare male qualcosa che lo fa deviare al punto da dare l’interpretazione errata.
L’errore in cui cadono varie persone è quello di affermare questo: “È lo Spirito Santo che ci rivela queste cose e non si tratta della ragione umana”. Non si rendono conto che queste due cose sono connesse. È certamente vero che se uno è arrivato a una verità biblica è perché è stato lo Spirito Santo ad avergliela rivelata, ma è anche vero che quella persona ha fatto un qualche tipo di ragionamento, quindi ha fatto qualche interpretazione. Perciò lo Spirito Santo ha fatto in modo che questa persona, usando per forza il cervello, facesse la giusta interpretazione che l’ha portata a questa verità.
Supponiamo che una persona che si trova nella via della perdizione decida di studiare la Bibbia, magari perché le viene richiesto. Questa persona può dare più interpretazioni corrette riguardo ad argomenti biblici di quante ne darebbe una persona che si trova nella via della salvezza. Il punto è che Dio rivela queste cose della Bibbia quasi sempre o sempre ai suoi figli; e il motivo principale è che quelli che si trovano nella via della perdizione non si cimentano a studiare la Bibbia. È possibile che quasi tutti, se non tutti quelli che affermano di credere alla Bibbia ma non la leggono, è perché si trovano nella via della perdizione. La volontà di Dio è che alcune verità della Bibbia le apprendano solo alcune persone. Questo può succedere perché molte non ci credono e quindi non vogliono averne a che fare, oppure perché anche se ci credono non sono vicine a Dio al punto da averne a che fare. Tutto questo non produrrà livelli di interesse sufficientemente alti al punto da avere a che fare con la Bibbia, etc. Per volontà di Dio, il risultato è che per un motivo o per l’altro, solo alcuni, nel corso della storia dell’umanità arrivano ad apprendere certe verità.

L’altra falsa credenza diffusa tra certe persone afferma che la Bibbia deve essere interpretata letteralmente. Ci sono le cose che devono essere interpretate letteralmente e quelle che devono essere interpretate simbolicamente. Per esempio, la bestia di cui parla Apocalisse 13:1 ha un significato simbolico. Infatti, non si tratta letteralmente di una bestia con 10 corna e sette teste che salirà dal mare. La Bibbia contiene molti passi simbolici, soprattutto il libro dell’Apocalisse.

Translate »

Pin It on Pinterest

Share This