Ci sono tre passaggi principali della Bibbia che i Musulmani spesso indicano come profezie sulla venuta di Maometto: Deuteronomio 18:15-22, Cantico dei Cantici 5:16, e Giovanni 16:5-11.

In primo luogo, per quanto riguarda Deuteronomio 18:15-22, il contesto immediato di questo passaggio fa riferimento ai versi 9-14. Lì Mosè mette in guardia la gente del pericolo dei falsi profeti. Il popolo di Dio doveva evitare coloro che presumevano di parlare autorevolmente sulla verità spirituale, a parte la verità di Dio. Qual è la verità di Dio? Il versetto 15 dice che un particolare profeta sorgerà dai Giudei (cioè, “i tuoi fratelli”), che sarà come Mosè. Le persone che hanno studiato e creduto agli scritti del Vecchio Testamento erano alla ricerca di questo profeta speciale. Infatti, alcuni leader ebrei pensarono che il predicatore Giovanni Battista poteva essere il compimento della profezia di Mosè (vedi Giovanni 1:19-30). Giovanni Battista, tuttavia, disse che era il precursore del profeta di cui Mosè ha parlato, non il profeta stesso.
Chi è dunque questo profeta di cui parla la Bibbia? Egli è chiaramente il Signore Gesù Cristo. Giovanni 1:43-45 dice che i primi seguaci di Gesù capirono che era il profeta del quale scrisse Mosè. Gesù stesso dichiarò questo di se stesso (Luca 24:27). La dichiarazione più completa che indica Gesù come il profeta promesso si trova in Atti 3:12-26. Stefano lo ribadì in Atti 7:37. Uomini importanti come Giovanni Battista, Filippo, Pietro, e Stefano testimoniarono che Gesù Cristo, non Maometto, era il profeta predetto in Deuteronomio 18:15-22.
In secondo luogo, nel Cantico dei Cantici 5:16, la fanciulla dice del suo amante: “Il suo palato è tutto dolcezza, tutta la sua persona è un incanto. Tal è l’amore mio, tal è l’amico mio, o figlie di Gerusalemme. La parola tradotta come “incanto” è la parola ebraica machamadin. E’ il plurale di machmad, che significa “bella, carina, o desiderabile.” Anche se è la radice della parola “Maometto”, non ne consegue che il versetto si riferisce a Maometto, tanto più che la parola usata è un aggettivo plurale, non il nome di una persona.
Infine, in Giovanni 16:5-11, Gesù profetizzò che dopo la sua partenza, il Consolatore sarebbe venuto, e come dice il verso, questo consolatore: “convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio” (Giovanni 16:8). Chi è questo Consolatore? Gesù stesso dà la risposta pochi versi più avanti in Giovanni 16:13, “quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità…” Gesù identifica in modo esplicito il Consolatore come lo Spirito Santo. Gesù in precedenza aveva usato una terminologia molto simile per la venuta dello Spirito Santo: “ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome…” (Giovanni 14:26). E’ abbondantemente chiaro nella Bibbia che il Consolatore di cui profetizzò Gesù era lo Spirito Santo, non Maometto.
In conclusione, la Bibbia, da nessuna parte predice la venuta di Maometto. Maometto non era il profeta predetto da Mosè, e Maometto non era il Consolatore predetto da Gesù. Dal momento che il messaggio di Maometto contraddice il messaggio di Gesù e la Bibbia su molti punti, l’unica profezia biblica che si applicherebbe alla venuta di Maometto sarebbe Matteo 24:11: “Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti.”

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