16 Si recò a Nazaret, dov’era stato allevato e, com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, 17 gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov’era scritto: 18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me; perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato ad annunziare la liberazione ai prigionieri, e ai ciechi il ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 19 e a proclamare l’anno accettevole del Signore». 20 Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. 21 Egli prese a dir loro: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite». (Luca 4:16-21 – La Nuova Riveduta 1994).

1 Lo spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l’apertura del carcere ai prigionieri, 2 per proclamare l’anno di grazia del SIGNORE… (Isaia 61:1-2 – La Nuova Riveduta 1994).

Il modo in cui Cristo adempì la Scrittura di Isaia fu leggendola.
Cristo, non da essere umano, servendosi dell’autore del passo di Isaia, disse quello che lui stesso avrebbe detto leggendo questa Scrittura che lui lesse quando era un essere umano, e nel giorno in cui la lesse, essa si adempì. In altre parole, è Cristo stesso (non incarnato) che parla in prima persona dicendo quello che lui stesso avrebbe detto, tramite lo Spirito Santo (colui che ha ispirato tutte le Scritture), che a sua volta parla tramite l’autore di questa Scrittura.

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