9 Il giorno seguente, mentre quelli erano in viaggio e si avvicinavano alla città, Pietro salì sulla terrazza, verso l’ora sesta, per pregare. 10 Ebbe però fame e desiderava prender cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. 11 Vide il cielo aperto, e scenderne un oggetto simile a una gran tovaglia, che, tenuta per i quattro angoli, veniva calata a terra. 12 In essa c’era ogni sorta di quadrupedi, rettili della terra e uccelli del cielo. 13 E una voce gli disse: «Àlzati, Pietro; ammazza e mangia». 14 Ma Pietro rispose: «No assolutamente, Signore, perché io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato». 15 E la voce parlò una seconda volta: «Le cose che Dio ha purificate, non farle tu impure» (Atti 10:9-15 – La Nuova Riveduta 1994).

Nel Vecchio Testamento vi sono delle leggi riguardo ai cibi. Queste leggi furono date agli Israeliti, e non anche agli altri popoli. La visione di Atti 10:9-15, dimostra che gli animali i quali erano vietati nel Vecchio Testamento agli Israeliti e che erano considerati impuri, nel Nuovo Testamento sono puri. Neanche gli Ebrei oggi sono tenuti a seguire le leggi sui cibi puri e impuri, dato che tramite la sua morte, Cristo ha portato a compimento la legge dell’Antico Testamento (Romani 10:1-4; Galati 3:24-26; Efesini 2:14-15).

L’atto di mangiare – così come tutti gli altri atti – deve essere fatto con la coscienza pulita, altrimenti è peccato, come dice Romani 14:22-23:

22 Tu, la fede che hai, serbala per te stesso, davanti a Dio. Beato colui che non condanna sé stesso in quello che approva. 23 Ma chi ha dei dubbi riguardo a ciò che mangia è condannato, perché la sua condotta non è dettata dalla fede; e tutto quello che non viene da fede è peccato (Romani 14:22-23 – La Nuova Riveduta 1994).

Lo stesso capitolo di Romani 14 parla delle persone che sono deboli nella fede riguardo alle cose che mangiano. Nulla è impuro in sé stesso, compresi i cibi, ma alcune persone potrebbero essere convinte che alcune cose sono impure, e se pensano che sono impure, per loro sono impure (Romani 14:14). Per questo motivo, se per esempio ci troviamo con persone che pensano che determinati cibi sono impuri, noi non dovremmo mangiare questi cibi e non far nient’altro che possa essere occasione di caduta per tali persone (Romani 14:21). Lo stesso insegnamento lo si trova in 1 Corinti capitolo 8.

La nostra coscienza potrebbe anche dirci di non mangiare o non bere certe cose che riteniamo non dovremmo mangiare, per esempio il sangue, che il Nuovo Testamento comanda di non mangiare (Atti 15:20; Atti 21:25). Se uno ha dei dubbi riguardo a qualsiasi cosa fa è condannato, perché la sua condotta non è dettata dalla fede. Quando la condotta non è dettata dalla fede la coscienza non è pulita.

Translate »

Pin It on Pinterest

Share This