La risposta la troviamo nel seguente passaggio biblico:

10 Allora i discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?» 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato. 12 Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo parlo loro in parabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odono né comprendono. 14 E si adempie in loro la profezia d’Isaia che dice: “Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete; guarderete con i vostri occhi e non vedrete; 15 perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile: sono diventati duri d’orecchi e hanno chiuso gli occhi, per non rischiare di vedere con gli occhi e di udire con gli orecchi, e di comprendere con il cuore e di convertirsi, perché io li guarisca” (Matteo 13:10-15 – La Nuova Riveduta 1994).

Quelli a cui Gesù parlava in parabole erano coloro che per via del loro comportamento non meritavano di conoscere i misteri del regno dei cieli. Il verso 15 dice che erano diventati duri d’orecchi e avevano chiuso gli occhi, per non rischiare di vedere con gli occhi e di udire con gli orecchi, e di comprendere con il cuore e di convertirsi. Questi tipi di persone sono quelle che non vogliono accettare certe verità perché non le fanno comodo, e per questo motivo Dio non le concede di comprendere alcune cose affinché non si convertano. Questo succedeva anche agli Ebrei dell’Antico Testamento (Isaia 44:18).
Un passaggio analogo a Matteo 13:10-15 lo si trova in 2 Tessalonicesi 2:9-12:

9 La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, 10 con ogni tipo d’inganno e d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati. 11 Perciò Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna; 12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati. (2 Tessalonicesi 2:9-12 – La Nuova Riveduta 1994).

2 Tessalonicesi 2:9-12 riguarda il tempo futuro, quando sarà presente l’anticristo. La venuta dell’anticristo avrà luogo con falsi miracoli (Matteo 24:24), e varie persone crederanno a questi falsi miracoli, perché si tratterà di persone che non accetteranno certe verità. Per via del fatto che non accetteranno certe verità, Dio le farà credere alle menzogne come punizione. È possibile che al tempo presente, alcune, se non tutte le persone che affermano che esistono i doni miracolosi, i quali cessarono quando la Scrittura fu completata (1 Corinti 13:8-13), sono persone alle quali Dio manda una potenza d’errore perché non hanno voluto accettare certe verità, possibilmente la verità che i doni miracolosi cessarono quando la Scrittura fu completata. Se è veramente così, tali persone si trovano nella via della perdizione.
È possibile anche che i linguaggi simbolici e le parabole che si trovano nell’intera Bibbia servono affinché solo una piccola percentuale di persone comprendano certe cose, le quali rimangono incomprese a tutte le altre.

Translate »

Pin It on Pinterest

Share This