22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono – infatti non c’è distinzione: 23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio – (Romani 3:22-23 – La Nuova Riveduta 1994).

12 Poiché non c’è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13 Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. (Romani 10:12-13 – La Nuova Riveduta 1994).

16 Se la primizia è santa, anche la massa è santa; se la radice è santa, anche i rami sono santi. 17 Se alcuni rami sono stati troncati, mentre tu, che sei olivo selvatico, sei stato innestato al loro posto e sei diventato partecipe della radice e della linfa dell’olivo, 18 non insuperbirti contro i rami; ma, se t’insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te. 19 Allora tu dirai: «Sono stati troncati i rami perché fossi innestato io». 20 Bene: essi sono stati troncati per la loro incredulità e tu rimani stabile per la fede; non insuperbirti, ma temi. 21 Perché se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non risparmierà neppure te. 22 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: la severità verso quelli che sono caduti; ma verso di te la bontà di Dio, purché tu perseveri nella sua bontà; altrimenti, anche tu sarai reciso. 23 Allo stesso modo anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati; perché Dio ha la potenza di innestarli di nuovo. 24 Infatti se tu sei stato tagliato dall’olivo selvatico per natura e sei stato contro natura innestato nell’olivo domestico, quanto più essi, che sono i rami naturali, saranno innestati nel loro proprio olivo. (Romani 11:16-24 – La Nuova Riveduta 1994).

Romani 3:22 dice che non c’è distinzione sottintendendo la distinzione tra Giudeo e Greco (Romani 3:9). Il Greco fa riferimento al non Giudeo. Non c’è distinzione tra Giudeo e non Giudeo riguardo al fatto che tutti (Giudei e non Giudei) hanno peccato e sono privi della gloria di Dio (Romani 3:23). Non c’è distinzione tra Giudeo e non Giudeo riguardo alla salvezza, che viene data a chiunque (Giudeo e non Giudeo) invoca il nome del Signore (Romani 10:13). Ma se andiamo a considerare un passaggio come Romani 11:16-24, il Giudeo è chiaramente più importante sotto un altro senso. È sufficiente prendere il verso 24 il quale dice in poche parole che se i non Giudei (i rami non naturali) sono stati innestati nell’olivo domestico, quanto più lo saranno i Giudei (i rami naturali troncati (Romani 11:17)) saranno innestati nel loro proprio olivo, confermando che sono più importanti agli occhi di Dio. I Giudei sono il popolo che Dio scelse per primo (Deuteronomio 7:7-8).

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