4 Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo 5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, 6 e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia. (Ebrei 6:4-6 – La Nuova Riveduta 1994).

19 Fratelli miei, se qualcuno tra di voi si svia dalla verità e uno lo riconduce indietro, 20 costui sappia che chi avrà riportato indietro un peccatore dall’errore della sua via salverà l’anima del peccatore dalla morte e coprirà una gran quantità di peccati. (Giacomo 5:19-20 – La Nuova Riveduta 1994).

Ebrei 6:6, tramite il termine “impossibile”, sta esprimendo un linguaggio iperbolico. Dicendo che è impossibile ricondurre di nuovo al ravvedimento una persona vuole dire in realtà che è difficile. Possiamo prendere come esempio un puzzle difficile da risolvere. Usando un linguaggio iperbolico possiamo dire una cosa come: “É impossibile risolvere questo puzzle”.

Se fosse veramente impossibile ricondurre di nuovo al ravvedimento una persona, questo andrebbe in contraddizione con Giacomo 5:19-20, il quale afferma chiaramente che una persona sviata può essere ricondotta di nuovo al ravvedimento. La persona sviata dalla verità che si trova nell’errore in Giacomo 5:19-20, è esattamente la persona che è caduta in Ebrei 6:4-6. La morte dalla quale viene salvata l’anima del peccatore riportato indietro è la morte eterna (la morte seconda) alla quale sono destinate tutte le persone che non erediteranno la vita eterna (Matteo 10:28; Apocalisse 21:8), significando che quella persona, se viene riportata indietro, era nella via della perdizione che conduce alla morte eterna (2 Corinti 2:15-16; 1 Giovanni 5:16-17).

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