5 Se dei fratelli staranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si sposerà fuori, con uno straniero; suo cognato verrà da lei e se la prenderà per moglie, compiendo così verso di lei il suo dovere di cognato; 6 e il primogenito che lei partorirà porterà il nome del fratello defunto, affinché questo nome non sia estinto in Israele. 7 Se quell’uomo non vuole prendere sua cognata, la cognata salirà alla porta, dagli anziani, e dirà: «Mio cognato rifiuta di far rivivere in Israele il nome di suo fratello; egli non vuole compiere verso di me il suo dovere di cognato». 8 Allora gli anziani della sua città lo chiameranno e gli parleranno. Può darsi che egli persista e dica: «Non voglio prenderla». 9 In questo caso, sua cognata gli si avvicinerà in presenza degli anziani, gli leverà il calzare dal piede, gli sputerà in faccia e dirà: «Così sarà fatto all’uomo che non vuole ricostruire la casa di suo fratello». 10 La casa di lui sarà chiamata in Israele la casa dello scalzo. (Deuteronomio 25:5-10 – La Nuova Riveduta 1994).

Un matrimonio levirato è letteralmente un “matrimonio con un cognato”. La parola “levirato” non ha nulla a che fare con la tribù di Levi. Se dei fratelli stavano insieme e uno di loro moriva senza lasciare figli, la moglie del defunto non si doveva sposare fuori, con uno straniero; suo cognato doveva venire da lei e prenderla per moglie, compiendo così verso di lei il suo dovere di cognato; e il primogenito che lei avrebbe partorito avrebbe il nome del fratello defunto, affinché questo nome non si fosse estinto in Israele. In Deuteronomio 25:5-10 è descritta la legge del levirato e cosa doveva fare la moglie del defunto se il fratello del marito defunto non voleva prenderla per moglie.

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