Giovanni rispose, dicendo a tutti: «Io vi battezzo in acqua; ma viene colui che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. (Luca 3:16 – La Nuova Riveduta 1994).

Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: “Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo”. (Giovanni 1:33 – La Nuova Riveduta 1994).

4 Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me. 5 Perché Giovanni battezzò sì con acqua, ma voi sarete battezzati in Spirito Santo fra non molti giorni». (Atti 1:4-5 – La Nuova Riveduta 1994).

1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi. (Atti 2:1-4 – La Nuova Riveduta 1994).

Il battesimo in Spirito Santo non aveva a che fare con l’acqua (Atti 1:5). Il battesimo in Spirito Santo conferiva doni miracolosi, per esempio il dono del parlare in lingue (Atti 2:4). Viene chiamato “battesimo” perché lo Spirito Santo riempì tutta la casa dov’erano seduti gli apostoli (Atti 2:2), ed essendo la casa riempita di Spirito Santo, gli apostoli furono riempiti di Spirito Santo (Atti 2:4), dato che erano immersi nello Spirito Santo, come nel caso del battesimo in immersione in acqua.
Atti 2:2 praticamente parla di vento che riempì tutta la casa, e il motivo è che il termine Greco “pneuma” dal quale viene tradotto in “Spirito” ha anche la definizione di “vento”. Questo non significa che lo Spirito Santo non è un essere vivente. Spiegato in poche parole, gli esseri che vivono in cielo (Dio e gli angeli) e che sono materialmente presenti lì, agiscono sulla terra senza che noi li vediamo, proprio come il vento, che agisce, ma non lo vediamo.

Il giorno della Pentecoste avvenne quello che disse Giovanni il battista riguardo al battesimo in Spirito Santo e fuoco (Luca 3:16). Lo Spirito Santo riempì la casa dov’erano seduti gli apostoli ed essi furono così riempiti (battezzati) in Spirito Santo. Ma accadde anche che delle lingue come di fuoco si posarono su di loro. Anche in questo caso furono immersi da quelle lingue come di fuoco, e quindi battezzati in fuoco.
Quando furono battezzati, cominciarono a parlare in altre lingue (Atti 2:4). La lingua intesa come organo, è l’organo della parola, ed è per questo che quelle apparvero loro a forma di lingue.
Fu Cristo che battezzò in Spirito Santo, perché fu Cristo che mandò lo Spirito Santo da parte del Padre (Giovanni 15:26; Giovanni 16:7) quando lui era in cielo. Giovanni 1:33 parla al tempo presente riferendosi a Cristo, dicendo: “è quello che battezza con lo Spirito Santo”. Anche se è al tempo presente, l’espressione non vuole dire che Cristo stava battezzando in Spirito Santo quando era ancora sulla terra. La caratteristica di Cristo di battezzare in Spirito Santo, apparteneva a Cristo anche al tempo di quella espressione in Giovanni 1:33, perché in futuro Cristo avrebbe battezzato in Spirito Santo.

Punto da notare: I doni miracolosi che dava lo Spirito Santo, c’erano ai tempi in cui la perfezione (la completezza della Scrittura) non era ancora venuta (1 Corinti 13:8-10). Da quando la Scrittura fu completata, i doni miracolosi che dava lo Spirito Santo non ci furono più.

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