10 berrà anch’egli il vino dell’ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello. 11 E il fumo del loro tormento salirà nei secoli dei secoli, e non avranno requie né giorno né notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome”. (Apocalisse 14:10-11 – La Nuova Diodati 1991).

Allora il diavolo, che le ha sedotte sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli. (Apocalisse 20:10 – La Nuova Diodati 1991).

La Bibbia certamente parla di tormento eterno in relazione alle creature. Il tormento eterno in relazione alle creature di cui parla la Bibbia non è letterale. Voglio far notare che i due passaggi inseriti sopra non sono gli unici che parlano di tormento eterno.

Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda. (Apocalisse 20:14 – La Nuova Diodati 1991).

La morte e l’Ades sono due entità astratte. Se prendiamo in considerazione l’errata convinzione che esiste l’inferno letterale dove è presente uno stagno di fuoco letterale, possiamo dire che la morte e l’Ades non possono essere letteralmente mandate in un inferno letterale dove saranno gettate in un stagno di fuoco letterale. Se prendiamo in considerazione l’errata convinzione che lo stagno di fuoco è solo il simbolo di un inferno letterale, vale la stessa cosa, perché la morte e l’Ades non possono essere letteralmente mandate in un inferno letterale. In tutti i casi, la morte e l’Ades, in relazione a questo concetto, non possono essere trattate come due esseri viventi concreti. Ma la morte e l’Ades sono descritti nella Bibbia come due esseri viventi che saranno gettati nello stagno di fuoco (vedi Apocalisse 20:14 inserito sopra). Quindi saranno gettati nello stagno di fuoco, ma solo simbolicamente. Anche gli angeli ingiusti (incluso il diavolo) e gli uomini ingiusti che non erediteranno la vita eterna saranno gettati nello stagno di fuoco (Matteo 25:41; Apocalisse 20:15; Apocalisse 21:8). Se la morte e l’Ades faranno la fine che faranno che descrive la Bibbia, descritta in modo simbolico e non letterale, significa che ciò si applica anche agli esseri viventi concreti, cioè gli angeli caduti e gli uomini ingiusti che non erediteranno la vita eterna. Non si può dire che il linguaggio simbolico si applica solo alla morte e all’Ades, mentre agli angeli caduti e agli uomini ingiusti che non erediteranno la vita eterna si applica il linguaggio letterale, o che agli angeli caduti e agli uomini ingiusti che non erediteranno la vita eterna si applica il linguaggio letterale e anche simbolico.
La morte e l’Ades in futuro non esisteranno mai più. Dopo che gli esseri ingiusti saranno giudicati e moriranno (Apocalisse 20:9-15), nessuno morirà mai più. La morte sarà annientata per sempre (Isaia 25:8; 1 Corinti 15:26). Se nessuno morirà mai più non esisterà mai più la morte; se non esisterà mai più la morte nessuno morirà mai più. E non esisterà mai più l’Ades (in Ebraico Sceol) che è il luogo simbolico che accoglieva simbolicamente e temporaneamente i morti, i giusti (Salmi 16:10 – La Nuova Diodati 1991) e gli ingiusti (Apocalisse 20:13; Salmi 9:17 – La Nuova Diodati 1991). Il risultato è che gli angeli caduti e gli uomini ingiusti che non erediteranno la vita eterna, non esisteranno mai più da nessuna parte, come non esisteranno mai più la morte e l’Ades.

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