22 Mosè vi ha dato la circoncisione (non che venga da Mosè, ma viene dai padri); e voi circoncidete l’uomo in giorno di sabato. 23 Se un uomo riceve la circoncisione di sabato affinché la legge di Mosè non sia violata, vi adirate voi contro di me perché in giorno di sabato ho guarito un uomo tutto intero? (Giovanni 7:22-23 – La Nuova Riveduta 1994).

La circoncisione era una legge che esisteva prima che la legge fosse promulgata (Galati 3:19), poiché fu data per primo ad Abraamo (Genesi 17:10), e poi fu incorporata nella legge promulgata (Levitico 12:1-3). Per questo la legge della circoncisione non veniva da Mosè, anche se lui la diede insieme a tutte le altre leggi quando la legge fu promulgata.
La circoncisione del bambino doveva avvenire l’ottavo giorno dalla sua nascita (Levitico 12:3). Se l’ottavo giorno cadeva in giorno di sabato, gli Ebrei circoncidevano il bambino anche in giorno di sabato affinché non violassero la legge per non aver circonciso il bambino l’ottavo giorno.
Gesù a quel tempo guarì un uomo in giorno di sabato (Giovanni 5:5-10) e i Giudei erano contrari al fatto che lui avesse guarito un uomo in giorno di sabato (Giovanni 5:18). Gesù, guarendo quell’uomo in giorno di sabato, fece una cosa che era fondamentalmente uguale alla circoncisione in giorno di sabato. Gesù non violò la legge per aver guarito quell’uomo in giorno di sabato. Anzi, avrebbe violato la legge se non l’avesse fatto. I Giudei dunque si contraddicevano accusando Gesù di aver guarito un uomo tutto intero in giorno di sabato, dato che loro stessi circoncidevano le persone in giorno di sabato.

1 In quel tempo Gesù attraversò di sabato dei campi di grano; e i suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare. 2 I farisei, veduto ciò, gli dissero: «Vedi! i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare di sabato». 3 Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando ebbe fame, egli insieme a coloro che erano con lui? 4 Come egli entrò nella casa di Dio e come mangiarono i pani di presentazione che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma solamente ai sacerdoti? 5 O non avete letto nella legge che ogni sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e non ne sono colpevoli? (Matteo 12:1-5 – La Nuova Riveduta 1994).

1 Gesù entrò di sabato in casa di uno dei principali farisei per prendere cibo, ed essi lo stavano osservando, 2 quando si presentò davanti a lui un idropico. 3 Gesù prese a dire ai dottori della legge e ai farisei: «È lecito o no far guarigioni in giorno di sabato?» Ma essi tacquero. 4 Allora egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. 5 Poi disse loro: «Chi di voi, se gli cade nel pozzo un figlio o un bue, non lo tira subito fuori in giorno di sabato?» (Luca 14:1-5 – La Nuova Riveduta 1994).

Matteo 12:1-5 e Luca 14:1-5 spiegano lo stesso concetto. In Matteo 12:1 i discepoli di Gesù si misero a strappare spighe per qualche ragione valida, cioè perché ebbero fame, e quindi non violarono la legge; come anche Davide e coloro che erano con lui non violarono la legge per aver mangiato i pani di presentazione che era lecito che li mangiassero solo i sacerdoti (vedi 1 Samuele 21:1-6), e questo perché fu una cosa fatta per qualche ragione valida. E anche ai sacerdoti ogni sabato gli era comandato di fare qualcosa (vedi Numeri 28:9-10).
In Luca 14:1-5 dopo aver guarito una persona in giorno di sabato Gesù fa l’esempio del figlio o del bue caduto nel pozzo che viene tirato subito fuori in giorno di sabato.

Questo ci fa capire che qualche legge viene violata per far posto a qualche altra legge da seguire, e il risultato è che la legge nel suo insieme non viene violata.

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