31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33 Essi gli risposero: «Noi siamo discendenti d’Abraamo, e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: “Voi diverrete liberi”?» 34 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. (Giovanni 8:31-34 – La Nuova Riveduta 1994).

Il senso della verità che rende liberi è la libertà dal peccato. Riguardo a quei Giudei, anche se credettero in Gesù (Giovanni 8:31), la sua parola non penetrava in loro (Giovanni 8:37) come conseguenza che non perseverarono nella sua parola (Giovanni 8:31). Infatti cercavano di ucciderlo (Giovanni 8:37). Loro erano schiavi del peccato (Giovanni 8:34). Era Cristo (il Figlio) che li avrebbe potuti liberare dal peccato (Giovanni 8:36). Loro credevano di essere liberi dicendo di non essere mai stati schiavi di nessuno (Giovanni 8:33), ma non avevano quella vera libertà, che era la libertà dal peccato. Cristo libera le persone dalla schiavitù del peccato. Quei Giudei che stavano parlando con Gesù, rimanevano schiavi del peccato finché non nascevano di nuovo (Romani 6:16-20). Se uno non è nato di nuovo (essendo schiavo del peccato), è sotto la legge e non sotto la grazia (Romani 6:14); la legge che lo condanna per via della trasgressione di essa, perché il peccato è la violazione della legge (1 Giovanni 3:4). Al ravvedimento, da sotto la legge passa ad essere sotto la grazia (Romani 6:14). Cristo libera dal giogo della schiavitù della legge (Galati 5:1).

Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. (Giovanni 1:17 – La Nuova Riveduta 1994).

Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14:6 – La Nuova Riveduta 1994).

Cristo stesso è la verità (Giovanni 14:6). La verità è venuta per mezzo di Cristo (Giovanni 1:17). Ciò che nell’antico patto era ombra/figura (Colossesi 2:16-17; Ebrei 8:5; Ebrei 9:9), era ombra/figura della verità venuta per mezzo di Cristo. Il senso è che l’ombra (o figura) non è ciò che è reale, perché reale è ciò che crea l’ombra, e in questo caso ciò che è reale e che crea l’ombra è il corpo di Cristo (Colossesi 2:17). Ciò che era ombra/figura nell’antico patto, puntava a Cristo sotto il nuovo patto. Quindi quei Giudei dovevano conoscere questa verità (che è Cristo stesso) – dovevano accettare questa verità che venne a loro, perché in caso contrario rimanevano colpevoli finché la rifiutavano.

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