37 Gesù gli disse: «”Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti». (Matteo 22:37-40 – La Nuova Riveduta 1994).

8 Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge. 9 Infatti il «non commettere adulterio», «non uccidere», «non rubare», «non concupire» e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso». (Romani 13:8-9 – La Nuova Riveduta 1994).

poiché tutta la legge è adempiuta in quest’unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso». (Galati 5:14 – La Nuova Riveduta 1994).

Certo, se adempite la legge regale, come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene; (Giacomo 2:8 – La Nuova Riveduta 1994).

Matteo 22:40 menziona i profeti perché i libri dei profeti contengono in un modo o nell’altro ciò che la legge dice in altri punti della Scrittura che sono considerati “la legge”. I profeti sono una cosa a parte rispetto ai punti della Scrittura che sono “la legge”, ma poiché in un modo o nell’altro la legge la contengono, in questo verso, come anche in qualche altro, fanno sempre parte di quella categoria generale rivelata nella Scrittura, che è appunto la legge.

Amare Dio con tutto il proprio cuore, con tutta la propria anima e con tutta la propria mente è il comandamento principale, e corrisponde ad adempiere qualunque altra legge, e quindi tutta la legge. Se per esempio una persona ruba, non sta amando Dio con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutta la sua mente. Può capitare che questa persona rubi, ma non persistentemente se ama Dio con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutta la sua mente. Amando Dio con tutto il proprio cuore, con tutta la propria anima e con tutta la propria mente, uno sta anche amando il suo prossimo come sé stesso. Questo non viene detto nei passaggi sopra inseriti, ma è per forza di cose così, perché non è possibile che uno ami Dio con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutta la sua mente, ma violi qualche altra legge, perché così facendo sta peccando contro Dio, e dunque non sta amando Dio con tutto il proprio cuore, con tutta la propria anima e con tutta la propria mente.
Se uno sta amando il suo prossimo come sé stesso, sta anche amando Dio con tutto il proprio cuore, con tutta la propria anima e con tutta la propria mente, perché se ama io suo prossimo come sé stesso ha adempiuto tutta la legge, come dicono Romani 13:8-9, Galati 5:14 e Giacomo 2:8; e in tutta la legge è incluso il comandamento di amare Dio con tutto il proprio cuore, con tutta la propria anima e con tutta la propria mente. Se non fosse così, allora non starebbe adempiendo affatto tutta la legge (adempiere la legge significa che uno sta completamente seguendo tutta la legge; quindi completa (adempie) la legge).
Ora capiamo cosa significa che da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti: Essi sono la radice di tutta la legge e i profeti – non violando uno dei due comandamenti (implicando che se non si viola uno non si viola neanche l’altro) non si sta violando nessun altro comandamento.
E capiamo anche il motivo per cui viene omesso il primo e grande comandamento in Romani 13:8-9, Galati 5:14 e Giacomo 2:8: Seguendo uno dei due comandamenti, uno sta seguendo necessariamente anche l’altro.

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