La parola “Mara” significa “amara”.

Dopo che Israeliti passarono attraverso il mar Rosso, si diressero verso il deserto di Sur; camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua. Quando giunsero a Mara, non potevano bere l’acqua di Mara, perché era amara; perciò quel luogo fu chiamato Mara. Allora il popolo mormorò contro Mosè, dicendo: «Che berremo?» Egli gridò al SIGNORE; e il SIGNORE gli mostrò un legno. Mosè lo gettò nell’acqua, e l’acqua divenne dolce. È lì che il SIGNORE diede al popolo una legge e una prescrizione, e lo mise alla prova, dicendo: «Se tu ascolti attentamente la voce del SIGNORE che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi, porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il SIGNORE, colui che ti guarisce». (Esodo 15:22-26 – La Nuova Riveduta 1994).

Questo evento alle acque di Mara è menzionato anche in Numeri 33:8-9.

Mara è menzionata di nuovo in un contesto diverso nel libro di Rut: 19 Così fecero il viaggio assieme fino al loro arrivo a Betlemme. E quando giunsero a Betlemme, tutta la città fu commossa per loro. Le donne dicevano: «È proprio Naomi?» 20 E lei rispondeva: «Non mi chiamate Naomi; chiamatemi Mara, poiché l’Onnipotente m’ha riempita d’amarezza. 21 Io partii nell’abbondanza, e il SIGNORE mi riconduce spoglia di tutto. Perché chiamarmi Naomi, quando il SIGNORE ha testimoniato contro di me, e l’Onnipotente m’ha resa infelice?» (Rut 1:19-21 – La Nuova Riveduta 1994). Infatti il nome “Naomi” significa “piacevole”, quindi il contrario della situazione di Naomi che era “amara”.

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