Le superstizioni sono credenze false secondo le quali certe azioni (dove possono essere coinvolti esseri viventi e/o cose) possano creare certe situazioni non essendo in alcun modo correlate.

La religione e la superstizione sono spesso collegate per via del carattere spirituale. Nella storia antica, le persone personificavano gli astri e i fenomeni naturali. La luna, il sole, la pioggia, le buone stagioni di crescita, la fertilità e il raccolto furono assegnati a divinità che potevano dare alle persone ciò di cui avevano bisogno. Quando si svilupparono i rituali religiosi, si pensava che una danza avrebbe portato la pioggia (tanto per citarne una). Poiché la superstizione si basa su forze invisibili, gli atei spesso considerano superstiziose le persone che credono in Dio.

La Bibbia è chiara sul fatto che gli spiriti agiscono, a scopo di bene e a scopo di male. Dio e i suoi angeli agiscono a scopo di bene, mentre i demoni agiscono a scopo di male. Dato che gli spiriti controllano il nostro mondo, l’azione legata a una determinata superstizione può creare qualche situazione. Quindi per qualche ragione, gli spiriti possono creare gli eventi conseguenti all’azione superstiziosa secondo la loro volontà, ma non possiamo stabilire se gli eventi conseguenti alle azioni superstiziose sono stati creati in modo da far credere alle persone che le azioni superstiziose hanno come conseguenza gli eventi dei quali si crede avvengano; oppure se sono stati creati per altre ragioni che intrinsecamente non hanno niente a che vedere con le azioni superstiziose, a prescindere da cosa credano le persone riguardo agli eventi conseguenti a esse. Per questo le superstizioni sono credenze false, perché gli eventi dei quali si crede avvengano come conseguenza delle azioni superstiziose, sono delle invenzioni che non hanno alcun fondamento biblico che le possa rendere vere.

In 1 Re 18:20-39, Elia dimostrò la stoltezza delle credenze superstiziose. Lui sfidò i sacerdoti di Baal a un confronto: il loro dio contro il Dio di Israele. Quando il loro dio inesistente non agì, Elia si beffò di loro: “A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poich’egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà» (1 Re 18:27). Dio agì (1 Re 18:38), mostrando agli Israeliti quanto fossero fessi per le loro credenze superstiziose.

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