Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, (1 Timoteo 3:2 – La Nuova Riveduta 1994).

I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figli e le loro famiglie. (1 Timoteo 3:12 – La Nuova Riveduta 1994).

5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni, 6 quando si trovi chi sia irreprensibile, marito di una sola moglie, che abbia figli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati. 7 Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, (Tito 1:5-7 – La Nuova Riveduta 1994).

Si noti prima di tutto che, come fa capire Tito 1:5-7, i vescovi e gli anziani sono la stessa cosa. 1 Timoteo 3:2, 1 Timoteo 3:12 e Tito 1:5-7 non comandano che i vescovi/anziani e i diaconi, per essere tali, devono essere sposati e/o che la loro moglie deve essere la prima in tutta la loro vita. I versi vogliono dire che i vescovi/anziani e i diaconi non devono avere più di una moglie allo stesso tempo. La Bibbia consente le nuove nozze se il coniuge è morto (Romani 7:2-3) e se il coniuge ha commesso fornicazione (Matteo 5:32; Matteo 19:9; Marco 10:11-12). Quindi ai vescovi/anziani e ai diaconi è permesso di risposarsi se la loro moglie è morta o se ha commesso fornicazione.

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